Come trattare la tiroide in riflessologia plantare

Come trattare la tiroide con la riflessologia plantare? In che modo agisce sul nostro metabolismo e quali siano i diversi approcci che dobbiamo necessariamente mantenere per il trattamento delle diverse patologie?

tiroide in riflessologia plantare

Cercheremo, in questa sede, di dare consigli mirati riferendoci non solo a conoscenze tecnico-scientifiche in materia, ma, anche al metodo corretto da seguire su come trattare la tiroide in riflessologia plantare. Innanzitutto, vediamo di capire che cos’è la riflessologia plantare e di che cosa esattamente si occupa. Quanti di noi, infatti, non hanno sentito parlarne? Quanti non hanno letto, almeno una volta, di questo argomento, senza però andare ad indagare su tutti i benefici ottenibili dalla riflessologia plantare?

Come può essere d’aiuto la riflessologia plantare nel trattamento delle disfunzioni tiroidee

Vediamo, nello specifico, quale aiuto ci può dare la riflessologia plantare per quanto concerne le disfunzioni tiroidee. La tiroide ha il compito di secernere ormoni costituiti dal 90 % dalla Tiroxina (conosciuto come T4) e per il 10 % dalla Triiodotironina (ormone noto come T3).

Si tratta di due ormoni entrambi importanti, dato che, nei tessuti periferici, gran parte di Tiroxina viene convertita in Triiodotironina. Questi ormoni, oltre a stimolare la crescita nei bambini, sono particolarmente importanti nella regolazione del metabolismo stesso: aumentano infatti non solo il metabolismo basale - ossia il consumo energetico di base in condizioni di riposo - ma anche l’attività metabolica dei tessuti, cioè la velocità nell’utilizzazione delle sostanze energetiche che introduciamo con l’alimentazione. Gli ormoni tiroidei aiutano il nostro organismo a reagire meglio allo stress.

La disfunzione del metabolismo può causare una concentrazione eccessiva di ormoni tiroidei circolanti (Ipertiroidismo) con una maggiore spesa energetica ed una maggiore velocità nell’utilizzo delle energie, in questa situazione si brucia di più e si accumula di meno e si ha una iperattività del sistema nervoso. Situazione opposta invece ha luogo nel caso di ipotiroidismo, in quanto la carenza di ormoni tiroidei e di iodio causano un rallentamento del metabolismo e dell’attività fisica e psichica.

Per trattare la tiroide mediante la riflessologia plantare è necessario prima di tutto trovare il punto riflesso della tiroide al piede: devi disegnare un cerchio (grande come una moneta da un euro) sotto il dito alluce, ne farai quindi un altro in corrispondenza sotto l’altro dito, quindi con un pennarello rosso riempi l’area all’interno del cerchio disegnato. Questo punto corrisponde alla tiroide. Si procede poi a stimolare questa zona.

La stimolazione consiste in un movimento abbastanza complesso, una buona manualità si impara non prima di qualche mese. Tuttavia, chi intenda iniziare, può stimolare in modo più semplice, da principiante. Diciamo che, inizialmente, è importante che arrivi lo stimolo. Passiamo ora al punto dell’ipofisi. Per trovare la zona riflessa dell’ipofisi devi prendere il dito alluce e, molto attentamente, dovrai cercare il punto dove vanno a finire i cerchietti concentrici della pelle, proprio quelli delle impronte digitali (esattamente il punto è al centro dell’alluce). Partendo proprio da questo punto centrale, andrai a stimolare facendo dei movimenti a cerchio intorno a questo punto, ripetendo più volte questo movimento.

Dovrai utilizzare entrambe le mani: con l’altra infatti dovrai tenere fermo il dito che stai stimolando. Ricorda che dovrai stimolare in riflessologia plantare l’ipofisi sia sul piede destro che su quello sinistro.

Alcuni consigli aggiuntivi …

Per eseguire la stimolazione in riflessologia plantare per il trattamento delle disfunzioni tiroidee potrai anche avvalerti di uno strumentino che si trova in Thailandia (magari se hai un amico che può procurartelo, costa solo qualche euro): trattasi di un legnetto in wengè, un particolare tipo di legno che viene utilizzato in questo paese per lavorare questi punti delle dita. In mancanza di questo strumento puoi comunque utilizzare la parte arrotondata di una penna o matita.

Centra il punto e stimola come se dovessi scavare, per un minutino. Poi potrai passare a un altro punto per un altro minuto, per poi ritornare per un altro minuto. Passiamo all’intestino tenue la cui zona riflessa è posta nella parte interna centrale del piede. Andiamo a colorare in rosso tali parti, su entrambi i piedi, quindi stimoliamo tali parti dall’alto in basso, dall’interno verso l’esterno, sempre con un movimento che va a scavare.

Ricordati che queste operazioni vanno fatte senza utilizzare crema. Se vedrai la parte trattata in riflessologia plantare arrossare, niente paura: sappi che è una normale reazione del trattamento che stai praticando.